La Valle di Ledro è una scoperta, il Lago di Garda e i suoi numerosi turisti si trovano a pochi kilometri eppure il Lago di Ledro rimane celato dietro i versanti delle montagne che si specchiano nelle sue acque cristalline in cui tuffarsi nei caldi giorni estivi.
La Valle che lo circonda fa da ponte tra il Garda e il bresciano e coloro che la scoprono ne rimangono affascinati per le bellezze naturali e per le varie possibilità che offre durante la propria vacanza, sia sportive che culturali. A far da cornice al Lago di Ledro ci sono piccoli paesi, un fondovalle ricco di prati e verdi montagne dove fare piacevoli passeggiate ed escursioni immersi nella natura.
Valle di Ledro tra escursionismo e Trekking
Il Consorzio Pro Loco Valle di Ledro organizza le “Settimane Natura”, un programma di escursioni gratuite da maggio a settembre per conoscere, assieme agli accompagnatori di territorio del Trentino, la storia, le tradizioni e la flora della Valle di Ledro.
Le escursioni sono adatte sia a famiglie con bambini che ad escursionisti più esperti grazia ad uscite sia di mezza giornata che di giornata intera. Inoltre, per gli amanti del trekking, c’è una fitta rete di itinerari segnati CAI/SAT che permette di raggiungere le cime più belle della Valle di Ledro con panorami mozzafiato sui laghi di Ledro e Garda e le Dolomiti.
Lungo i versanti delle montagne è inoltre possibile ammirare lunghe file di trincee risalenti alla Prima Guerra Mondiale quando la Valle di Ledro, allora appartenente all’Impero Austro-ungarico, era zona di confine con il Regno d’Italia.
Gli sport nella Valle di Ledro: MTB, Mountain & Garda Bike
A fianco dell’escursionismo si è sviluppato anche il MTB: oltre 200 km di itinerari segnati su forestali, mulattiere e strade militari per tutti i gusti. Tremalzo è sicuramente un must per gli amanti delle ruote e si presta ad essere affrontato sia dall’Ampola che dalla strada militare che percorre l’antico confine tra Italia e Austria: la fatica della salita viene subito dimenticata dal panorama che si gode sui monti circostanti, sul Garda e Ledro e da un buon piatto di pasta o polenta.
Anche Trat è sempre più conosciuto tra i biker che possono cimentarsi sui 42 Km e 1600 m di dislivello: un tour faticoso ma sicuramente appagante che spazia dal Lago di Ledro, ai monti della Val Concei e risale dal Garda lungo la vecchia Strada del Ponale, ora aperta a biker e pedoni. Il fondovalle è inoltre attraversato da un percorso ciclo-pedonale che permette di attraversare la valle, godendo appieno del paesaggio e delle bellezze della Valle.
La Valle di Ledro fa parte del progetto mtb Mountain & Garda Bike che collega, con un anello di ben 216 Km, i territori di Ledro, Garda Trentino, Trento e Rovereto. Oltre all’anello principale in ogni territorio sono presenti dei side trails per conoscere più a fondo ogni zona e i percorsi bike più belli, e delle strutture bike friendly attrezzate per accogliere i biker.
Canyoning e parapendio
Tornando all’elemento acqua, in Valle di Ledro, oltre al lago, ci sono due torrenti, il Palvico e il Rio Nero, lungo i quali, grazie alla loro conformazione, è possibile praticare il canyoning o torrentismo, uno sport “moderno” che permette di scivolare lungo scivoli di roccia, saltare e tuffarsi in angoli e forre altrimenti irraggiungibili; il tutto in compagnia delle Guide alpine del Trentino.
Il torrente Palvico è sicuramente adatto a tutti coloro che si avvicinano all’attività per la prima volta, che desiderano rimanere incantati non solo dal “far canyoning” ma dall’acqua cristallina, dalla lavorazione dell’acqua nella roccia, da scivoli naturali quasi disegnati.
Si comincia con una camminata tra acqua e rocce intervallata da qualche scivolo e salto per poi lasciarsi trasportare dalla corrente del torrente. La prima parte si caratterizza da uno scivolo naturale lungo 7 mt al cui termine si può ammirare una bellissima grotta e subito dopo effettuare un salto di 6 mt. Nella seconda parte ci si affida alla Guida per effettuare delle calate, dal momento che la conformazione dell’ambiente non consente né di tuffarsi né di scivolare. Ci si addentra sempre più all’interno dell’ambiente roccioso fino a quando, dopo aver camminata ad incastro in un canalino di roccia si comincia a vedere la luce. E ci si trova sopra ad una splendida cascata di 50 mt al cui termine c’è un bellissimo laghetto dal colore azzurro contornato dalle rocce. Il torrente termina qui, con un ultimo salto di 5 mt.
Il Rio Nero, è caratterizzato da un ambiente diverso, acqua meno cristallina, ma sicuramente più frizzante per chi adora tuffarsi. Inizialmente una piccola passeggiata tra le rocce ma da qui a poco ci si ritrova in una grande acquasantiera seguita dal primo scivolo lungo 5 mt. Dopo essere caduti in una pozza d’acqua si prosegue per il primo salto di 5 mt e la calata lungo una cascata di 20 mt che conduce all’interno di un anfiteatro aperto tra le rocce. Qui è possibile effettuare dei salti risalendo sulle rocce. A seguire ulteriore scivoli, salti e calate fino ad arrivare all’ultimo e più alto salto di ben 13 mt. Generalmente anche questo viene fatto con una calata ma ottimi tuffatori lo possono svolgere a corpo libero.
Entrambi i torrenti, anche se con caratteristiche diverse, sono un esperienza indimenticabile.
Tra gli sport adrenalinici si conta anche il parapendio, per ammirare la Valle di Ledro dall’alto. Numerosi sono i punti di partenza possibili, ma i preferiti, almeno per il tandem e cioè il volo in due, sono quelli raggiungibili in macchina, per non dover portare l’attrezzatura a spalle, e cioè Passo Trat e Passo Tremalzo.
La partenza è il momento più emozionante.. una volta indossato il caschetto e l’imbragatura si comincia a correre, finché non si decolla… è come se il mondo si fermasse un istante e poi ripartisse una volta in volo. Dall’alto la Valle di Ledro assume forme diverse ed è bello tentare di indovinare i vari paesi e la struttura dove si è in vacanza, riconoscere le cime che di solito si vedono dal basso, vedere il lago e le sue spiagge. Tutto questo, comodamente seduti mentre ci si lascia portare dalla corrente e dai comandi dell’istruttore che seduto appena dietro, ci racconta che cosa si vede.
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